Milano è un susseguirsi di vie, incroci e piazze che portano chi l’attraversa, ad uno scorcio sempre sorprendente. Una rete di angoli retti, linee parallele e perpendicolari che s’intersecano attraversando le varie dimensioni del tempo e dello spazio. Una vera e propria macchina del tempo che attraversa tutte le epoche. Dalla moderna contemporaneità di Piazza Gae Aulenti al misterioso buio dell’inizio del Basso Medioevo rappresentato, oggi, dalla Cripta di San Sepolcro. Luogo ritornato alla vita dopo cinquant’anni di silenzio. Pronta a raccontarci la sua verità e la sua storia sulla Milano dei crociati, della peste nera e di Leonardo da Vinci. Colui che la definì l’ombelico della città ed il vero mezzo di Milano.
Di Cristiana Zamboni
Milano è una vera e propria macchina del tempo che attraversa tutte le epoche. Dai contemporanei e cosmopoliti giorni odierni di Piazza Gae Aulenti alle storie di fantasmi, misteri ed intrighi del Castello Sforzesco.
Dall’immensa ed infinita Fabbrica del Duomo a Piazza Fontana, con la sua tragedia mai dimenticata e mai obliabile. Puoi assaporare l’arte in Brera e sederti accanto ai suoi artisti, pronti a definire la realtà come un’emozione tangibile e a colori. Puoi viaggiare in una dimensione onirica osservando i corpi sinuosi e leggiadri che, a suon di musica carezzevole, ti raccontano le favole più belle, seduto in un piccolo palco laterale della Scala.
O scegliere la Cripta di San Sepolcro, luogo ritornato alla vita dopo cinquant’anni di chiusura, pronta a raccontarci la sua verità e la sua storia sulla Milano dei crociati, della peste nera e di Leonardo da Vinci, colui che la definì l’ombelico della città ed il vero mezzo di Milano.
Si potrebbe dire che gli occhi di Milano hanno visto tutto. Dal primo insediamento celtico all’Impero romano d’Occidente. Dalla Signoria, con i balli a corte ed i condottieri in armatura, all’Illuminismo. Dal Risorgimento ai carri armati che sfilano tra la folla. Dal boom economico ai manifestanti per la libertà d’espressione, pensiero ed uguaglianza fra i sessi.
La libertà di cui questa città è per natura dotata è tanto grande , e tanto forte è la protezione dei santi che qui hanno sepoltura, che quand’anche venisse occupata, non vi è dominio di tiranno straniero che possa durare, se non col consenso dei cittadini.
Bonvesin Da La Riva
Ma vi è una Milano segreta ed in penombra. Quella che si snoda nei labirinti sotto alla coltre d’asfalto nero. La Milano antica, fatta di gesta e nomi come Leonardo da Vinci, Sant’Agostino e Sant’Ambrogio. I crociati e le loro battaglie per un credo che, forse, solo in loro era davvero giusto.
Milano è una città d’acqua, sotto di noi scorre l’acqua che un tempo si trasformava in nebbia.
“La compagnia dell’acqua” G.Papi
La Cripta di San Sepolcro è la Chiesa sotterranea più secolare della città di Milano e si trova sottostante all’omonima Chiesa. Nel cuore dell’antica città, compresa tra Piazza San Sepolcro, Via della Zecca e Piazza Pio XI .
Riaperta nel 2016, dopo oltre cinquant’anni di chiusura, è tornata ad essere patrimonio visitabile della città.
La prima fase del restauro iniziata a Marzo 2016, ha permesso la riapertura al pubblico. Si è concentrata sulla pulitura e la valorizzazione della pavimentazione. Sono state utilizzate delle lastre di marmo bianco di Verona, provenienti dal Foro romano e riposizionate. A tutela della Cripta stessa, è stato inserito un sistema di controllo dell’umidità e la messa in sicurezza delle superfici affrescate con il conseguente risanamento.
Il progetto di restaurazione vero e proprio, denominato Milano, Cripta del Santo Sepolcro: interventi finalizzati all’apertura al pubblico – Restauro conservativo della Cripta, è iniziato ad Aprile 2018 ed avrà una durata di circa un anno. Si pone come obiettivo principale la restituzione al pubblico di una delle più importanti testimonianze storico – artistiche di Milano. Il progetto è stato redatto ed approvato dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Supportato da un comitato tecnico e scientifico in collaborazione con la Sovraintendenza, con i tecnici dell’Ambrosiana ed i Professor Spiriti e Schiavi, esperti della Chiesa e della sua storia. Curato dall’Architetto Gaetano Arricobene, coordinatore sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione.
Tutto questo è stato possibile grazie all’interesse dimostrato dai visitatori paganti. Infatti, dal 2016 ad oggi, la Cripta può vantare oltre 90.000 visite. Contribuendo, così, all’approvazione di un contributo di un milione di Euro per i lavori di restauro finanziati dal Ministero dei beni Culturali che si sommano al 50% del costo del biglietto d’ingresso.
Il successo che la Cripta ha riscontrato in questi due anni di apertura, conferma l’importanza di un modello di gestione dinamico all’interno dei siti culturali. L’idea di iniziative che hanno saputo rispondere alle esigenze del pubblico, che mettiamo sempre al primo posto in ogni nostra decisione, e l’idea di ospitare mostre temporanee di video arte, ha contribuito ad incrementare la qualità del luogo. Al termine della mostra di Michelangelo, ne inaugureremo un’ altra e contemporaneamente terremo vivi i cantieri di restauro per far toccare con mano ai visitatori, il frutto del loro sostegno.
E.F. Scarpellini, Amministratore Unico Gruppo MilanoCard
Lavori che, al di là di ogni previsione, stanno riportando alla luce importanti scoperte e curiosità.
I restauratori, rimuovendo la mano di calce bianca data probabilmente nel 1630 per sanificare le pareti a seguito della peste, si sono trovati ad ammirare dei bellissimi affreschi con decorazioni risalenti al trecento circa.
Sono riemerse le ghiere, elementi decorativi tipici della tradizione dell’architettura romana, molto in uso in epoca medioevale. Una riproduzione simbolica e decorativa che ricopre interamente le volte. Anch’esse realizzate intorno al trecento.
Dalla rimozione degli intonaci cementizi è emerso che il materiale edilizio usato per le pareti è il Cocciopesto. Un materiale in uso in epoca romana, composto da frammenti di laterizi minutamente frantumati e malta fine a base di calce aerea. Utilizzato per la sua caratteristica impermeabilità, tipico delle cisterne per gli acquedotti.
Al centro della Cripta e davanti al simulacro del Santo Sepolcro di Cristo, protetto da una piccola cella, si trova la statua di San Carlo Borromeo inginocchiato in preghiera.
Un’attenzione particolare va al Sarcofago del Santo Sepolcro, così caro a San Carlo Borromeo. Un’ipotesi, ancora da approfondire, porta a pensare che sia formato da due frammenti ben distinti. Le cornici, adeguate successivamente, potrebbero essere attribuite, per gli elementi più rigidi, alla Scuola Veronese e, per il restante, ai Maestri Campionesi.
La Chiesa fu costruita nel 1030 su richiesta del Maestro della Zecca, Benedetto Rozzone. Inizialmente riservata a cappella privata fu, in seguito dedicata, da Anselmo da Bovisio prima e dal Cardinale San Carlo Borromeo poi, ai Cavalieri del Santo Sepolcro di ritorno al termine della prima crociata per la liberazione di Gerusalemme. Costruita dove il Cardo ed il Decumano dell’antica Mediolanum, s’incrociavano.
Visitare la Cripta oggi significa veder riportare alla luce la bellezza di un luogo tenuto nascosto per oltre cinquant’anni ed il suo rinascere, giorno dopo giorno, grazie ad abili ed esperti restauratori. Il visitatore ha l’impressione di esserne parte attiva. Con un pochino d’immaginazione, può indossare il suo caschetto e la sua imbragatura e scoprirsi, a sua volta, riesumatore di storie antiche. Può sentire l’intrepida passione di un credo e di un servizio d’obbedienza giurata per un bene superiore. Una fede che va oltre la realtà e che spingeva uomini convinti e valorosi a proteggere, a costo della loro stessa vita, un bene votato all’amore, alla fratellanza e all’unione dei popoli. Oltre al riconoscimento in terreni e titoli nobiliari.
L’atmosfera unica, spirituale ed artistica è fortemente tangibile e ci avvolge rendendoci parte del passato, nonostante le impalcature e la polvere. Una polvere che ci narra di un lontano medioevale passato con le sue contraddizioni, le sue imposizioni e la sua fede.
La Cripta è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 21,00 (ultimo accesso ore 20,00) ed il sabato e la domenica dalle ore 15,00 alle ore 22,00 (ultimo accesso alle ore 21,00).
Il costo del biglietto è di 10€, i bambini accompagnati gratuiti
L’ingresso alla Cripta è in Piazza San Sepolcro, sul lato destro della Chiesa. E’ possibile essere accompagnati in questo breve ma intenso viaggio nella storia medioevale, da una guida preparata e pronta a rispondere a tutte le vostre domande. Che vi stupirà con gentilezza e dettagli curiosi su Milano ed il suo passato.
Informazioni: cripta@milanocard.it
Prenotazioni :https://www.criptasansepolcromilano.it
Tutte le immagini di questo articolo sono coperte dal diritto d’autore e sono state gentilmente concesse da GruppoMilanoCard e da Cristiana Zamboni a My ArtBlog e ad ArteVitae per la realizzazione di questo articolo.
Articolo pubblicato anche su ArteVitae.it