Berndnaut Smilde, l’artista che crea le nuvole

L’arte contemporanea, seppur molto diversa da quella del passato, pone l’accento sulle paure e i sentimenti che fluttuano nell’intimo umano, peculiarità che da sempre accompagnano affettuosamente l’uomo nel suo evolversi. E se l’opera d’arte in sé ha cambiato forma ed essenza, resta immutata ancora e per fortuna, la sua genesi. Concepimento messo in atto dall’unione tra la rara capacità di osservare senza filtri ciò che ci circonda e la volontà di proporla al mondo. Ed è questo l’incipit di Berndnaut Smilde, l’artista che crea le nuvole e gioca con la luce.

Di Cristiana Zamboni

L’arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi. Non ci deve essere un’arte staccata dalla vita: cose belle da guardare e cose brutte da usare. Occorre far capire che finché l’arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone. Quando tutto è arte niente è arte.

Bruno Munari

BERNDNAUT SMILDE, NIMBUS DIOCLEZIANO AULA V, 2018 https://www.ronchinigallery.com/artists/berndnaut-smilde/

L’arte contemporanea è sempre un argomento ancora un po’ complesso, facile da spiegare e tuttavia difficile da far comprendere senza rischiare di allontanare chi cerca di avvicinarsi. Confinata per lo più in un sequel di cliché che porta l’osservatore ad amarla o odiarla, con rare possibilità di sfumature in cui volteggiare.

E fermarsi ad osservare le espressioni mimiche degli spettatori che camminano tra le varie opere coeve, dove occhi sgranati lasciano spazio a visi accigliati o accennati sorrisi che si lasciano scappare delle semplici affermazioni come questo lo so fare anche io, fino a domande più complesse che trovano risposte solo nelle teorie di Freud o Nietzsche, è a sua volta, una nuova esposizione d’arte contemporanea.

Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante. 

Friedrich Nietzsche

BERNDNAUT SMILDE, NIMBUS MAXXI, 2018 https://www.ronchinigallery.com/artists/berndnaut-smilde/

Un pot-pourri di emozioni che spontaneamente danzano nell’aria richiamando le installazioni di Berndnaut Smilde, l’artista capace attraverso lo studio della scienza e della fisica, di creare e rinchiudere le nuvole, lasciando la loro natura spontanea di mostrarsi per come realmente è.

L’arte è esperienza di universalità. Non può essere solo oggetto o mezzo. È parola primitiva, nel senso che viene prima e sta al fondo di ogni altra parola. È parola dell’origine, che scruta, al di là dell’immediatezza dell’esperienza, il senso primo e ultimo della vita. 

Papa Giovanni Paolo II

Berndnaut Smilde nasce nel 1978 a Groningen nei Paesi Bassi, studia arte e consegue un Master in Belle Arti. La sua creatività  spazia toccando molte delle tecniche contemporanee, dalla fotografia all’uso della luce al neon, dalla tecnologia video alle performance, pur restando fortemente ancorato ai maestri del passato.

E’ un artista dal carattere umile che antepone le sue opere al suo ego. Già noto per i suoi giochi di rifrazione della luce, per gli arcobaleni e le installazioni site-specific, nel 2012 all’interno di una cappella ad Hoorn, dà vita al suo progetto Nimbus II. Una tecnologica performance in cui l’artista ha il compito di generare le nuvole per poi lasciarle libere di modificarsi ed unirsi all’ambiente che le circonda.

Nuvole estremamente fotogeniche che, come per le precedenti foto di Smilde, trasformano la natura in un evento conviviale che unisce l’uomo ed il suo moderno mondo, all’antica spontaneità del creato. Ed è bastato uno scatto postato sui social per rendere virale e sconfinata la sua arte, attirando l’arguto sguardo del collezionista Charles Saatchi che ne acquista immediatamente il progetto.

Sii il peggio che puoi essere. 

Charles Saatchi

Ed ecco che le nuvole di Berndnaut Smilde sconfinano oltre la pellicola delle sue foto e le pareti del suo Paese in una continua ascesa verso il successo, tanto che Time Magazine decide di inserirle tra le dieci migliori invenzioni del 2012.

Ideazioni che permettono al pubblico di osservare le sue opere, incipit di performance solitarie e profondo studio della scienza che attraverso dei fermi immagine, generano la rara occasione in cui l’arte contemporanea regala stordimento ed emozione incondizionatamente.

La misteriosa aurea onirica di queste immagini, naturalmente, conservava tutto il suo fascino per colui che doveva divenire l’esploratore dei sogni.

E.H. Gombrich – Freud e la psicologia dell’arte

BERNDNAUT SMILDE, NIMBUS DE TOEKOMST 1, 2019 https://www.ronchinigallery.com/artists/berndnaut-smilde/

Il richiamo all’arte fiamminga pone le sue opere in cieli immensi costellati di nuvole leggere e soffici che si accompagnano ad un romanticismo che ricorda all’uomo la sua fragilità davanti alla potenza della natura, facendo sì che l’arte riacquisti il suo peculiare aspetto simbolico contenuto nelle goccioline di quel vapore acqueo.

Ciò che muove gli uomini di genio, o piuttosto ciò che ispira il loro lavoro, non sono nuove idee, ma la loro ossessione per l’idea che ciò che è già stato detto non sia ancora abbastanza. 

Eugene Delacroix

Nuvole che, nonostante siano ingabbiate in una stanza, riescono ad  annullare tutti i limiti imposti dall’uomo e con la loro spontanea danza mostrano allo spettatore quanto il tutto sia in continuo divenire. Immagini che si trasformano in moderne icone di un cambiamento imprescindibile dall’uomo, che diviene artefice attraverso le sue scelte di un buon futuro.

Qual è il senso dell’arte? Concedere una pausa al nostro cervello, che riduciamo allegramente in poltiglia con i programmi e i film spazzatura che guardiamo nel resto del tempo.

Charles Saatchi

Smilde definisce la sua arte astratta. E la figura dell’artista assume un carattere prettamente effimero nell’evolversi dell’opera, incanalando l’attenzione solamente nei dettagli, ove tutto concorre a far sì che il soggetto ed il messaggio defluiscano nell’intimo di chi guarda riportando in superficie antichi modus operandi.

La superstizione, la paura del cambiamento e la fragilità dell’essere umano, vengono rinchiuse in luoghi che offrono la giusta prerogativa al sentimento individuale che si desta e si modifica grazie al volteggiare delle nuvole che, a loro unica discrezione, celano o mostrano ciò che è solo apparentemente visibile.

La superstizione è, in fondo, la più tangibile delle fedi.

                                                                  Roberto Gervaso

L’insieme tangibile delle goccioline di vapore acqueo create dall’artista olandese permettono al pensiero di vibrare e l’emozione torna alla sua primaria importanza.

E nell’attimo in cui uomo e natura si incontrano, la psiche dell’osservatore crea un mondo nuovo. Scevro di umane falsità e preconcetti diventando il tempo, annullato dal concetto fotografico, un unico fondamento di verità. Esattamente come lo è la natura che l’uomo può cercare di addomesticare ma di certo non può cambiare.

L’aumento della nostra attività permette una regressione altrove.

E. H. Gombrich, Psicanalisi e storia dell’arte

L’arte di Berndnaut Smilde è costruita sul principio dell’immagine che nella storia si è fatta portavoce di verità, anche celate o scomode. Iconografia che l’uomo usa per esaltare o distruggere ciò che rappresenta. Forme immortalate concepite per consegnare all’osservatore i suoi simboli dispersi dal progresso e da ciò che non riesce a riconoscere perché a lui incomprensibile.

Soggetti trasmutati dall’artista in amuleti capaci di sconfiggere perfino la noia, male di questi giorni, proprio grazie alla loro attitudine nel distruggere il timore del tempo.

Dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso.
L’attimo fuggente

Immagini studiate in modo leonardesco ed utilizzate per verificare scientificamente la natura così da conoscerla meglio e da lei imparare.

I miracoli non accadono in contraddizione con la natura, ma con quanto sappiamo di essa. 

Sant’ Agostino

L’arte contemporanea spesso è un mistero indecifrabile che si mostra all’osservatore con un criptico linguaggio concentrato in segni che, a volte, allontanano chi guarda. Berndnaut Smilde, con le sue nuvole, ha il ritrovato pregio di avvicinare chi guarda all’arte sincrona e la destrezza di far risuscitare dal profondo il sentimento di stupore che non abbandona nemmeno a performance terminata.

 

Berndnaut Smilde Breaking Light At Teresas 2015
https://www.berndnaut.nl/works/breaking-light/

Le sue nuvole leggere, anche se fermate nei confini di una pellicola, entrano nel profondo esattamente come le opere del romanticismo, regalando sensazioni attuali e vere. Il silenzio e l’immensità dei suoi soggetti, avvolge gli spettatori riportandoli  verso profondi legami arcaici con uno spirito di meraviglia che torna in superficie.

Quando si parla di romanticismo si pensa alla difesa del sentimento, dell’irrazionale, allo slancio e alla passione dell’infinito, al gusto dell’oscuro e dell’indeterminato. Ed è vero che nei romantici è dominante il senso dell’infinito. È anche vero, però, che i romantici cercavano nel sentimento e, come nel caso di Friedrich Schlegel, nell’eros, la soluzione di un dualismo, del dualismo tra la natura e lo spirito e tra l’inconscio e la coscienza, nel quale rientra anche il dualismo tra il finito e l’infinito.

Enzo Paci

L’osservatore si sente parte di un momento ormai dimenticato di comunione con il creato e la frangibilità umana nei confronti della natura torna ad essere rassicurante e ancestralmente nota. Nebule e luce, accese dalla razionale creatività di Berndnaut Smilde, si muovono in una metamorfosi ormai auspicabile e necessaria, riconsegnando nelle mani dell’uomo il corso del suo destino.

La creatività di Smilde è  il principio di quella quiete dopo la tempesta che permette all’arte di tornare alla sua originaria funzione e al servizio dell’uomo, per aiutarlo a vedere senza allontanarsi e a guardare ciò che lo circonda sentendosi parte di un grande progetto. Trascinato, in prima persona, nel viaggio per eccellenza. Quello più profondo, quello al centro dell’uragano delle emozioni che bloccano la noia e illuminano ciò che non è più visibile, accompagnando chi guarda verso la vetta più alta dell’essenza dell’esistenza.

“Quanto manca alla vetta?”
“Tu sali e non pensarci”. 

Friedrich Nietzsche

 

BERNDNAUT SMILDE NimbusKatoenveem-72
https://www.ronchinigallery.com/artists/berndnaut-smilde/

 

Le prossime esposizioni di Berndnaut Smilde

20 marzo – 13 settembre 2020
In the Clouds / I Skyene
Stavanger Art Museum

15 maggio – 16 agosto 2020
Wolken in der Zeitgenössischen Kunst –
Flüchtig – Zeichenhaft – Bedrohlich
Oldenburger Kunstverein

11 luglio 2020 – 3 gennaio 2021
Gathering Clouds: fotografie del XIX secolo e oggi
George Eastman Museum

 


My ArtBlog ringrazia BERNDNAUT SMILDE e la Ronchini Gallery per la gentile concessione delle immagini, per la disponibilità e l’autorizzazione a pubblicare le foto nel presente articolo. Approfondimenti ed ulteriori informazioni sono reperibili presso i seguenti siti:

https://www.berndnaut.nl/ e  www.ronchinigallery.com


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