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Gauguin, il viaggio dell’arte verso l’isola che non c’è
"L'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo." Giordano Bruno Paul Gauguin fu l'inconsapevole precursore dell’arte moderna. Un uomo indomito, introverso ed inquieto sempre in viaggio e sempre da solo. La sua unica vera compagna fu una valigia gremita di colori, pennelli ed immaginazione. La stessa immaginazione necessaria per vedere chiaramente la rotta verso l’isola che non c’è, quella che parte dalla seconda stella a destra e poi dritto fino alla luce del mattino. Su My ArtBlog un viaggio attraverso la vita, le rotte e le opere di Gauguin dove il colore sgarciante ed il segno primitivo, richiamano la…
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Keith Haring, tra obvius e arte
Spesso le metafore nell’arte servono a rappresentare scomode e celate realtà nonostante siano evidenti, forse troppo crude per poter essere accettate da un pubblico filisteo ma proprio per questo attirano di più l’attenzione. Sono immagini che penetrano nel profondo e ci trasportano al di fuori dei confini ovattati di una vita perfetta per accedere alle porte dell’ oltre. L’arte di Keith Haring è quel obvius. Un linguaggio immediato e di semplice accesso che ci viene incontro e ci porta in un mondo apparentemente infantile, abitato da personaggi complessi, sofferenti e spesso relegati ai margini della contemporaneità, nonostante il loro essere estremamente reali. “L’ arte è per tutti” K. Haring Di…
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Marc Chagall: seduto sui tetti ad attendere un paio d‘ali
Marc Chagall, un insolito ritratto dell’artista bielorusso raccontato attraverso i ricordi di una studentessa di Storia dell’Arte alla ricerca degli angeli, anche lei seduta sui tetti ad attendere un paio d’ali. di Cristiana Zamboni All’università amavo studiare in biblioteca, il luogo meno isolato e più rumoroso di tutto l’Ateneo, ma con quel fascino multi-culturale dei primi anni novanta in cui tra gli universitari aleggiava, ancora, la voglia di rivoluzione, la politica giovanile e la filosofia sociale. A volte di comodo, a volte di vero ideale. Avevo appena iniziato il corso d’ arte contemporanea, interessante a tratti tanto da cominciare a portarmi il blocco da disegno a lezione e disegnare con…
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Igor Mitoraj: la nostalgia della bellezza dell’arte
Ci sono artisti che non hanno bisogno di grandi introduzioni e l’esposizione di alcune delle loro opere è quanto basta per ritrovare il paradiso perduto. La terra promessa dalla dea Bellezza, ormai deteriorata dalla sovranità del tempo e dall’incuria dell’uomo, popolata da ciclopici e solitari angeli caduti lacerati nel fisico e nell’animo. Creati e plasmati dalle geniali mani dell’artista polacco Igor Mitoraj. Sculture capaci di riportare alla luce l’importanza della storia dell’uomo e delle sue infinite fragilità, causate proprio dalla carestia della facoltà di rimembrare. Di Cristiana Zamboni “Posso dire che per me la Bellezza è qualcosa che fa sognare, ma è molto più forte del sogno. E’ un ideale,…