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A volte bastano anche solo 18 regali
Ci sono film che in sole quasi due ore di programmazione, raccontano l’universo umano meglio di qualunque trattato di sociologia e filosofia. Immagini e parole che creano nel profondo di chi guarda, la sensazione che tutto finalmente abbia un senso. Vaghiamo alla ricerca di risposte sfogliando le pagine dei più accreditati tomi consigliati, annaspiamo fra citazioni altrui e cerchiamo consensi in religioni difficili anche solo da applicare al nostro essere umano. Per poi comprendere che quel che siamo è in quei sentimenti reali di amore e rabbia per quel che la vita ci dona o ci infligge e solo questo ha davvero senso. E i responsi sono rinchiusi in quelle…
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Tornare..dove tutto è cominciato.
Dicono che la nostra mente sia il contenitore per eccellenza e lì vi è tutto. Memorizzato e zippato come in un computer, archiviato per anni o per importanza di emozioni e lestamente rintracciabile cliccando sulla freccettina in alto, dove è conservata l’ultima versione salvata. La memoria è qualcosa di indefinito, probabilmente pari all’immensità del cielo e non ha sostanza. Non ha un inizio ben preciso e la fine non ci è data sapere ma a volte, si trasforma in un’ amica affettuosa che protegge e inganna. E per scoprire i suoi giochi bisogna tornare là, dove tutto è cominciato. Di Cristiana Zamboni Strano, è passato così tanto tempo, eppure sembra tutto così…presente.…
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E se l’arte ci salvasse dalla solitudine di questo tempo
Trovarsi davanti alle opere di Michelangelo, Van Gogh, Chagall, Hopper, Klee, Munch e molti altri artisti non è diverso dal passeggiare, in questo tempo, per le strade della propria città. Vie silenziose e poco trafficate fanno da sfondo a vite che, di tanto in tanto, alzano lo sguardo dai propri pensieri e per un attimo ci lasciano entrare nella loro esistenza. Gli occhi sono lo specchio dell’anima ed attraverso l’arte ci accompagnano nei sentieri dispersi delle emozioni e dei sentimenti. E se provassimo a guardare la solitudine attraverso lo sguardo creativo degli artisti, forse, sarebbe più facile allontanarsi dal suo senso di condanna e trasformarla in arte. Di Cristiana Zamboni…