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Julian Schnabel, un vulcano di intimità, film ed arte
Ci sono artisti nella storia dell’arte che più di altri dividono il pubblico ed il mercato creando la classica netta spaccatura definibile nella frase di Catullo Odi et amo. “Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così e mi tormento.” Gaio Valerio Catullo Di Cristiana Zamboni L’infinito tormento dell’uomo, Julian Schnabel lo esplica nella creatività e lo custodisce in un suo dipinto ad olio su velluto del 1982 intitolato Maria Callas. Il colore, sapientemente posizionato dalla mano dell‘artista, trasfigura le emozioni primordiali in segni astratti, originando un fortissimo dinamismo. Un corpo chimerico volteggia in un mondo apparentemente provato, assorbendo le vite e i sentimenti…
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Schiele: arte ed eros al tempo del pudore
Nel lungo viaggio attraverso l’arte vi è ancora chi, davanti ad alcune opere, si appresta a classificarle come sfregio al comune senso del pudore con la conseguente censura. Eppure, se osservate con devota e silenziosa attenzione, è familiare sentire come l’eros, esattamente come l’amore, diventa un tema esistenziale per l’uomo e per l’arte. Punto cardine di un’intimità e ricerca di sé che deve restare, ancora oggi, celata per non destare scandalo. Con Egon Schiele e la sua Wally l’arte si trasforma in rappresentazione svelata di ciò che realmente siamo quando, carnalmente ed umanamente, amiamo. Di Cristiana Zamboni La censura di qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, con qualsiasi…