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Gustav Klimt, quando l’arte racconta la vita attraverso una madre
Il vocabolario italiano usa definire la vita un sostantivo femminile che indica il ciclo di durata di ogni specie animale o vegetale che inizia con la nascita e finisce con la morte. Nell‘intermezzo attraversa stagioni e fasi in cui cambia, cresce e si definisce. L’arte di Gustav Klimt la rappresenta personificandola in un corpo di una donna che viene alla vita, la genera e alla fine, la rimpiange assumendo le forme simboliche di un’arte che racconta la vita attraverso una madre. Di Cristiana Zamboni L’arte, la musica, la scienza, solo per citarne alcune, sono sostantivi femminili. Atti a specificare che ciò che genera emozione ha per lo più una derivante femminea. Così come…
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Leonora Carrington, la sposa del vento di Ernst
Il sogno è da sempre parte viva della vita dell’uomo. Un luogo senza limiti e confini in cui poter esprimere la propria essenza. Un mondo alternativo dove cercarsi, scoprirsi ed avere quell’arcaica possibilità di esistere ed amare. Senza retorica, condizionamenti e regole. Un luogo dove inconscio e fantasia si vestono di realtà coesistendo nello stesso tempo in totale armonia. La stessa armonia tanto scavata e ricercata da Leonora Carrington , una delle più rappresentative artiste femminili del movimento del surrealismo. Nonchè musa e sposa del vento di Max Ernst. Di Cristiana Zamboni Nella storia ci sono vite definite ribelli e folli solo perchè non riescono ad addomesticarsi alle collettive e…