-
Cercasi Supereroi sotto la pioggia
Sono mattine insolite, così come è inconsueto ormai, il modo con cui scelgo i libri. E se prima era lasciato all’ultima frase dell’ultima pagina il potere di dirmi – leggimi! -, oggi mi lascio trascinare dall’immagine di copertina o dal suono del titolo che consiglia il sito della biblioteca, finalmente riaperta. E se proprio voglio fare le cose in grande, quel giusto indispensabile per sentirmi un pò normale in questo tempo, li scelgo un pò come se indossassi una maschera sottile sugli occhi. Qualcuno direbbe sulla fiducia, io direi da Supereroi, gli stessi che Paolo Genovese riesce a raccontare nel suo libro. Di Cristiana Zamboni “- Quattro metri e mezzo…
-
I mille richiami dell’arte, tra Baricco e Géricault
L’estate nonostante tutto è tornata. Anche lei si accomuna molto all’uomo, tra cose giuste e cose sbagliate, riesce sempre a rinascere. E alle prime piogge di fine agosto, di lei ci rimarranno solo i ricordi, le cose non dette, i treni persi e quelli, purtroppo, presi. E comunque ci saranno gli amori, le notti stellate ed il sapore di sale sulla pelle. Insieme alle pagine di quei libri letti o soltanto aperti, il cui titolo non presagisce nulla di ciò che le parole scritte dall’autore ci lasceranno. Il primo di questa stagione scorre veloce fra le pagine scritte da Alessandro Baricco per il suo Oceano mare, che riporta ad un spontaneo…
-
Il nome della rosa fiorisce in eterno
Il romanzo italiano più tradotto e letto di sempre, Il nome della rosa di Umberto Eco, torna in una nuova versione fiction su Rai 1 in prima serata. Tratta dall’omonimo romanzo e caratterizzata, come sostiene il regista Giacomo Battiato, da una visione il più fedele possibile al libro. Un viaggio suddiviso in quattro puntate col compito di trasportare lo spettatore, attraverso la trama ed i personaggi, verso l’età di mezzo. Il titolato secolo buio che porterà l’Europa verso la sua formazione e definizione. di Cristiana Zamboni “Ricorda che quando lascerai questa terra, non puoi portare niente di ciò che hai ricevuto. Puoi portare solo ciò che hai dato. ” San…
-
Siamo tutti “Passeggeri notturni”
Stazione Centrale a Milano è stranamente deserta e la luce del tramonto filtra dal tunnel in fondo alla Cattedrale del Movimento, così la chiamava Ulisse Stacchini. Le luci artificiali marcano il suo decorato monumentalismo eclettico, creando una realtà pittoresca somigliante ad una di quelle metropoli ottocentesche narrate nei libri. Il treno è in ritardo e mentre l’orologio gira, il buio del cielo inizia a dominare i raggi del sole. Le poche persone in attesa richiamano alla mente i protagonisti dei libri di Gianrico Carofiglio, quei Passeggeri notturni ai quali Non esiste saggezza da cui prende spunto l’omonima fiction su RaiPlay , Passeggeri notturni. Di Cristiana Zamboni “Mi ha sempre affascinato l’idea che le parole…