Françoise Gilot, la dea dell’arte che sfuggì al Minotauro

“Dobbiamo vivere finchè siamo vivi. I rimpianti sono solo una perdita di tempo” F. Gilot (Panorama).
L’arte coeva di Françoise Gilot  è l’emblematico esempio di come la creatività possa nel presente, congiungere il passato ed il futuro in una rappresentazione del tutto attinente alle suggestioni attuali utilizzando tecniche che la critica oggi ritiene oramai un pò sorpassate, ma in perfetta sincronia con l’occhio dello spettatore. Françoise Gilot, unica dea dell’arte che riuscì a sfuggire al Minotauro pur amando follemente il grande Pablo Picasso.

Schiele: arte ed eros al tempo del pudore

Nel lungo viaggio attraverso l’arte vi è ancora chi, davanti ad alcune opere, si appresta a classificarle come sfregio al comune senso del pudore con la conseguente censura.  Eppure, se osservate con devota e silenziosa attenzione, è familiare sentire come l’eros,  esattamente come l’amore, diventa un tema esistenziale per l’uomo e per l’arte. Punto cardine …

Louise Bourgeois, l’arte annidata in una tela di ragno

Louise Joséphine Bourgeois muta, attraverso le sue mani, la materia e la trasforma in un gigantesco ragno protettivo come l’amore di una madre.   Di Cristiana Zamboni “Ho paura di tutto… di tutto.”  Louise Bourgeois L’arte femminile è rappresentazione tangibile di un vortice di sensazioni che si materializzano in forme spesso complesse, spesso forti ed …

Marc Chagall: seduto sui tetti ad attendere un paio d‘ali

Marc Chagall,  un insolito ritratto dell’artista bielorusso raccontato attraverso i ricordi di una studentessa di Storia dell’Arte alla ricerca degli angeli, anche lei seduta sui tetti ad attendere un paio d’ali. di Cristiana Zamboni All’università amavo studiare in biblioteca,  il luogo meno isolato e  più rumoroso di tutto l’Ateneo, ma con quel fascino multi-culturale dei …